Decreto Whistleblowing:

segnalazione illeciti

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Il “whistleblowing” è uno strumento che i dipendenti o terze parti, come fornitori e clienti, possono utilizzare per segnalare, in modo riservato e protetto, eventuali illeciti riscontrati durante la propria attività. È lo strumento giuridico finalizzato proprio alla tutela dei lavoratori che fanno le segnalazioni ai soggetti incaricati (ad esempio all’Autorità nazionale anticorruzione o alle Autorità giudiziarie).

Proprio per favorire la lotta alle corruzioni e alle frodi, la normativa italiana ed europea protegge la riservatezza delle informazioni dei segnalatori prescrivendo l’obbligo di utilizzo di canali di segnalazione sicuri, come indicato nel Decreto Legislativo n° 24/2023 che per alcuni soggetti entrerà in vigore il prossimo 17 dicembre 2023 e che presenta precisi obblighi per le aziende.

Entro il 17 dicembre tutte le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250 dovranno conformarsi agli obblighi richiesti dal decreto.

Il servizio offerto da ASA Servizi Srl consente alle Organizzazioni di gestire la procedura del Whistleblowing in modo semplice e funzionale e permette di dotarvi di un modulo dedicato, che rende conformi alla normativa Whistleblowing e ne garantisce sicurezza e anonimato.

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La tua azienda è in regola con gli obblighi in materia di Whistleblowing?

La normativa prevede anche diverse sanzioni, da 10.000 a 50.000 euro, al verificarsi delle seguenti ipotesi:

  • mancata istituzione dei canali di segnalazione;
  • mancata adozione delle procedure per effettuare e gestire le segnalazioni;
  • adozione di procedure non conformi a quelle fissate dal D.Lgs. 24/2023;
  • mancato svolgimento dell’attività di verifica e dell’analisi delle segnalazioni ricevute;
  • comportamenti ritorsivi;
  • ostacoli alla segnalazione o tentativi di ostacolarla;
  • violazione dell’obbligo di riservatezza circa l’identità del segnalante.

Inoltre è prevista una sanzione da 500 a 2.500 euro che l’Autorità nazionale anticorruzione (ANAC) può applicare al segnalante, nei cui confronti venga accertata anche con sentenza di primo grado, la responsabilità civile per diffamazione o calunnia nei casi di dolo o colpa grave.

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Come funziona:

Il Segnalante può:

Il Responsabile può: